«Prego, si sieda dove preferisce» dice l’eccellenza monsignore senza alzare la testa dalle carte, senza immaginare che la donna che sta entrando nella stanza è lì per dare battaglia. Si apre così il nuovo romanzo di Mariapia Veladiano che vede Chiara, una donna di fede, professionista della cura, fisioterapista, di fronte a un vescovo, un uomo perbene, ma forse perbene non è abbastanza per un vescovo. Quell’incontro è solo il primo di una schermaglia che metterà in discussione le strutture del potere e l’inerzia che spesso è complice dell’omertà. Perché Chiara ha bussato alla porta del vescovado per una ragione: Luna, una ragazza giovanissima arrivata nel suo studio di fisioterapia, è stata vittima di una violenza, e anche se lei non ne vuole parlare, il suo corpo parla per lei. Né la donna né il vescovo vorrebbero trovarsi lì, in quella posizione scomoda, ma a volte il posto giusto è quello che una grazia del tutta laica, senza patria e appartenenza, ci costringe a occupare.
Con la sua scrittura intensa e diretta, Mariapia Veladiano entra nel cuore del tema più scottante per la Chiesa cattolica, quello degli abusi spesso taciuti sui giovani e le donne. Lo fa con un romanzo scandaloso, profondamente umano, che ha il ritmo serrato e feroce di un dialogo in cui entrambi sono determinati a salvare ciò che hanno di più caro: la Chiesa, la vita di una ragazza. E al tempo stesso ci mostra come le lunghe storie di errori e di violenza non hanno necessariamente un finale già scritto; bisogna avere il coraggio di dire basta e di agire.
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Fallacie logiche. Impara a difenderti dai ragionamenti ingannevoli, migliora la tua comunicazione e la tua autostima (HarperCollins)
Che cosa c’entra Aristotele con i messaggi da cui siamo sommersi sui social media? Perché un concetto apparentemente astratto come quello di fallacia logica è così rilevante per la nostra vita di ogni giorno? Con la chiarezza e l’efficacia che lo hanno reso un punto di riferimento per tantissime persone di ogni età, in questo libro Patrick Facciolo ci insegna a riconoscere le fallacie logiche, ovvero i ragionamenti errati che conducono a conclusioni non valide, a chiamarle col loro nome e a smontarle chirurgicamente.
Il Marketing della birra (Edizioni LSWR)
Sebbene consumata fresca, laddove non addirittura gelata, la birra è un tema caldo che stuzzica un numero crescente di imprenditori, giovani e diversamente giovani. Questo compendio è frutto della poliedrica estrazione dell’autore, uomo di birra a tuttotondo: sommelier, consulente commerciale e comunicatore.
Il risultato di questa miscellanea di elementi è un libro che si muove con agilità felina dalla teoria alla pratica, analizzando e commentando casi studio reali.
Una lettura che si propone come stella polare per tutti i marketers (e presunti tali), affascinati da questo settore così in fermento, e per tutti gli imprenditori curiosi e ambiziosi, che non smettono mai di imparare e mettere in pratica. Quello della birra italiana è un mondo che può dare molte soddisfazioni di business.
Per farlo in maniera sostenibile, economicamente parlando, è necessario un approccio nuovo, scevro da pregiudizi e integrato col marketing, in tutte le sue forme, da quelle tradizionali a quelle più alternative.
Nessuna delle quali – piccolo spoiler – nuoce alla salute d’impresa.
Storie di donne al Bauhaus (FrancoAngeli)
La Hochschule für Gestaltung, meglio conosciuta come Bauhaus, fu chiusa dai nazisti nel 1933, ma continuò in forma privata fino al 1935. In tre lustri di attività ospitò quasi millecinquecento studenti, di cui circa un terzo era costituito da donne. Questo libro ne racconta le vicende, con una premessa che parla anche di donne che si sono cimentate nel campo della progettazione dal Rinascimento ai tempi di quella mitica scuola, madre di tutte le altre dove, in seguito, s’insegnò design. Donne che, spesso contro tutto e contro tutti, sono riuscite a realizzare il loro sogno d’arte, d’architettura e di design.
CLUB DELL’INDICE
Lo storico dell’Università di Padova Niccolò Pianciola presenterà due volumi: quello curato da Simone A. Bellezza, Oleksiy Bondarenko, Marco Puleri e Matteo Zola, La Guerra d’indipendenza ucraina. Come il conflitto ha cambiato il Paese (2014-2024) (Morcelliana, 2025), e quello di Andreas Kappeler, Fratelli diversi. Russi e ucraini dal Medioevo ai giorni nostri (UTET, 2023). L’Ucraina si è trovata a dover combattere una guerra per difendere la propria indipendenza fin dal marzo 2014, quando i soldati russi invasero la Crimea e poi le ragioni orientali del Donbas, fino all’aggressione su larga scala iniziata il 24 febbraio 2022 e che dura tuttora. Il confronto bellico ha trasformato la società, la cultura e la politica ucraine. In dodici capitoli scritti da studiose e studiosi italiani e ucraini, La Guerra d’indipendenza ucraina racconta questa evoluzione in diversi ambiti, dalla violenza al fronte alla lotta dei movimenti femministi e LGBTQIA+, dalle migrazioni alle appartenenze religiose, dalle dinamiche del potere politico e culturale alle relazioni internazionali. Lo studio di Kappeler fornisce invece una prospettiva di lungo periodo per capire la crisi attuale. Fratelli diversi analizza l’interconnessione delle storie ucraina e russa, mettendo in evidenza il rapporto asimmetrico tra le due culture durante le epoche zarista e sovietica. Leggere lo storico svizzero aiuta a capire perché la maggioranza della classe politica russa a partire dal 1991 non sia riuscita a pensare all’Ucraina come a uno stato indipendente, e a contestualizzare l’evoluzione dell’attivismo nazionale e nazionalista ucraino nel corso degli ultimi due secoli.
Una storia in Valbrenta (Schena Editore)
Le migrazioni, la coltivazione del tabacco, il contrabbando, il clima prebellico, ma anche l’aspirazione ad una vita migliore, la solidarietà tra gli umili, i processi di emancipazione sono il terreno in cui si dipanano le vicende, in parte reali e in parte di fantasia, qui raccontate. Per l’autore un viaggio nella memoria familiare che ha come protagonisti principali i nonni materni e tanti personaggi di contorno, per la maggior parte parenti e compaesani, che alla vigilia della Prima guerra mondiale danno vita ad un racconto corale che inizia nella loro piccola patria, la Valle del Brenta, e si conclude, ma non si chiude, nelle regioni minerarie della Germania del Nord.
Durante l’evento Grazia Mandruzzato proporrà delle letture del vivo.
Una cosa che non parla. Intellettuali e studenti contro la scuola (San Paolo Edizioni)
La scuola contemporanea sembra essere utile solo nella sua funzione di educazione alle tecniche, di distributore di competenze, un luogo nel quale gli studenti imparino a tradurre e a far di
conto, frequentando pratiche e metodi che nel corso di quasi un secolo di scolarizzazione diffusa sono stati rimescolati producendo risultati altalenanti. Ma dove sopravvive l’elemento culturale? Come dialogano la scuola e la vita dei ragazzi? Sembra essersi consumato un divorzio tra cultura e istituzioni scolastiche, che ha avuto come prodotto un contenitore vuoto, una cosa che non
parla. Questo testo vede in dialogo chi in questi decenni è rimasto in silenzio, gli intellettuali e gli studenti. Sono state quindi coinvolte figure di spicco del panorama culturale e dieci loro studenti.
L’obiettivo è immaginare una scuola veramente nuova, che riesca a superare le criticità e a concentrarsi sulle proposte tramite la realizzazione di un nuovo immaginario didattico.
«FINNEGANS», n. 28, 2025 “Tra astrazione e empatia: due film di Riccardo De Cal”
Per una singolare coincidenza, il Memoriale Brion eretto a San Vito di Altivole (Tv) da Carlo Scarpa (1906-1978), si trova al centro di due pellicole recenti (Dune Parte 2 di Denis Villeneuve e Le città di pianura di Francesco Sossai) suscitando interesse e curiosità presso un vasto pubblico, che abitualmente non dimostra soverchi interessi per l’architettura contemporanea. Chissà quanti, tra gli spettatori di Dune Parte 2, si sono accorti che le architetture, insieme arcaiche e avveniristiche, in cui sono ambientate varie sequenze del film non sono opera dei set designer hollywoodiani, ma riprese dal vero all’interno dello spazio “inventato” dall’architetto veneziano Carlo Scarpa e facilmente raggiungibile da qualsiasi città del Veneto. Allo stesso modo i numerosi spettatori che nel giro di poche settimane hanno decretato il successo senza precedenti di Le città di pianura si saranno chiesti per quali ragioni le scorribande notturne dei due cinquantenni “scoppiati” e del giovane studente si concludano negli spazi misteriosi di un’opera non certo familiare al grande pubblico. La presentazione del numero 28 di «FINNEGANS» prenderà spunto dal singolare rapporto tra «spazio costruito» e «spazio naturale» che sta alla base dell’opera di Scarpa per esaminare il vasto repertorio di paesaggi culturali veneti presentato nella sezione monografica della rivista intitolata Pedemontana.
Il mistero delle origini dell’uomo. Un viaggio nel tempo per comprendere chi siamo e dove stiamo andando (Feltrinelli)
Sin dall’inizio dei tempi, l’umanità ha tessuto leggende, creato cosmologie e formulato ipotesi scientifiche nel tentativo di capire da dove veniamo e dove siamo diretti. Indagare il mistero delle origini dell’uomo è un viaggio affascinante e multidisciplinare: dalle prime spiegazioni mitiche, passando per le rivoluzioni introdotte dalla teoria dell’evoluzione di Darwin, Massimo Polidoro ci accompagna fino alle scoperte più recenti nei campi della genetica, della fisica e delle scienze della Terra, dove l’analisi del DNA antico, le datazioni radiometriche e lo studio dei climi passati si intrecciano per raccontare l’età dell’universo e il fragile ruolo che l’umanità occupa nella storia naturale. Nel tentativo di darci risposte, abbiamo costruito narrazioni e metodi d’indagine sempre più sofisticati, tramite i quali, accanto alla comprensione del nostro passato, affiora anche un monito urgente per il futuro: come ci avvertono alcuni studiosi, dopo circa 900.000 anni la nostra specie potrebbe di nuovo trovarsi sull’orlo dell’estinzione. Quello di Polidoro è più di un semplice racconto divulgativo, è un invito, attraverso la storia di Homo sapiens, a riflettere sulla fragilità e sulla straordinarietà della nostra esistenza. L’universo, infatti, non ci stava “aspettando”: siamo soltanto il frutto di coincidenze biologiche e storiche che avrebbero potuto non verificarsi. Ora, per la prima volta, il delicato equilibrio che regge la nostra sopravvivenza dipende essenzialmente da noi.
ATLANTE DELLA COMPLESSITÀ. LEGGERE LE PAROLE PER NAVIGARE IL PRESENTE (Il Sole 24 Ore)
Sin dall’inizio dei tempi, l’umanità ha tessuto leggende, creato cosmologie e formulato ipotesi scientifiche nel tentativo di capire da dove veniamo e dove siamo diretti. Indagare il mistero delle origini dell’uomo è un viaggio affascinante e multidisciplinare: dalle prime spiegazioni mitiche, passando per le rivoluzioni introdotte dalla teoria dell’evoluzione di Darwin, Massimo Polidoro ci accompagna fino alle scoperte più recenti nei campi della genetica, della fisica e delle scienze della Terra, dove l’analisi del DNA antico, le datazioni radiometriche e lo studio dei climi passati si intrecciano per raccontare l’età dell’universo e il fragile ruolo che l’umanità occupa nella storia naturale. Nel tentativo di darci risposte, abbiamo costruito narrazioni e metodi d’indagine sempre più sofisticati, tramite i quali, accanto alla comprensione del nostro passato, affiora anche un monito urgente per il futuro: come ci avvertono alcuni studiosi, dopo circa 900.000 anni la nostra specie potrebbe di nuovo trovarsi sull’orlo dell’estinzione. Quello di Polidoro è più di un semplice racconto divulgativo, è un invito, attraverso la storia di Homo sapiens, a riflettere sulla fragilità e sulla straordinarietà della nostra esistenza. L’universo, infatti, non ci stava “aspettando”: siamo soltanto il frutto di coincidenze biologiche e storiche che avrebbero potuto non verificarsi. Ora, per la prima volta, il delicato equilibrio che regge la nostra sopravvivenza dipende essenzialmente da noi.

