Home » Events

Archivi: Events

La Saras. Lo sviluppo di un gruppo petrolifero tra storia d’industria, storia d’impresa e storia del lavoro (Franco Angeli)

22/08/2024 14:17

Nel maggio del 1962 venne costituita a Cagliari la Saras S.p.a. (Società per Azioni Raffinerie Sarde), un’azienda che nei decenni successivi sarebbe stata in grado di superare gli ostacoli posti dal contesto nazionale ed internazionale, gestendo quella che col tempo divenne una delle più grandi raffinerie europee. Il volume si pone come case study incentrato sulle vicende di un’impresa strettamente legata alla famiglia del suo fondatore, Angelo Moratti, e sulle scelte manageriali che hanno reso la Saras un caso di successo. Quali percorsi ha intrapreso la Saras in un contesto petrolifero internazionale caratterizzato, almeno fino agli anni Ottanta-Novanta, dall’integrazione e dalla diversificazione, e, in seguito, da processi di refocusing? Quali rapporti sono intercorsi nei decenni tra il gruppo e la sfera pubblica? Quali scelte sono state adottate in merito al tema dell’innovazione tecnologica? Quale l’atteggiamento aziendale nei confronti della forza-lavoro? L’analisi, che copre un arco di tempo quasi quarantennale, permette di individuare una sostanziale continuità tra le scelte del fondatore e quelle delle successive generazioni di amministratori. La costante tendenza all’innovazione tecnologica, l’integrazione verticale mai sfociata nel controllo delle fonti di approvvigionamento, il ricorso alle agevolazioni statali e il paternalismo nei confronti dei lavoratori emergono come caratteristiche fondamentali del percorso storico della Saras.

L’evoluzione del distretto del mobile. Il caso Arblu (Post Editori)

04/09/2024 12:59

Il racconto della storia di successo dell’azienda pordenonese Arblu, un’esemplare impresa champion che ha raddoppiato le proprie dimensioni in soli sei anni, diventando un’icona dell’evoluzione del distretto del mobile del Livenza dagli anni ’60 a oggi. Questo libro intreccia la narrazione avvincente dell’impresa con il percorso umano e professionale del suo fondatore, Pier Giorgio Presotto, e dei suoi figli, che ora guidano con maestria l’azienda. È anche la storia di un territorio che ha coltivato competenze e valori, permettendo ad Arblu e ad altre imprese di emergere dalle crisi e diventare leader globali, dando vita a una sorta di “secondo distretto”, cioè al concentrarsi nella stessa area di numerose e qualificate imprese del settore arredo bagno. Attraverso le parole e l’esperienza diretta del fondatore, questa storia rivela sia i successi che gli ostacoli affrontati dall’azienda e da altre imprese del territorio. Pier Giorgio Presotto ci insegna che il successo di una impresa si costruisce con impegno, visione di mercato e investimenti mirati, diventando un esempio ispiratore per i figli che oggi guidano Arblu verso una leadership consolidata nel proprio settore.

Economia vegetale (Aboca Edizioni)

22/08/2024 14:30

L’intelligenza degli esseri umani non è l’unica intelligenza del pianeta. Accanto alla nostra ci sono quella degli animali, degli insetti, e quella ancora diversa delle piante. Le piante però hanno una caratteristica unica: a differenza di tutti gli altri esseri viventi sono ancorate al suolo. Questa peculiarità, apparentemente un limite, ha fatto sì che le piante sviluppassero straordinarie forme di resilienza, flessibilità e solidità. La loro architettura è cooperativa, distribuita e capace di resistere alle minacce: per non morire a causa della loro fissità, ad esempio, hanno dovuto imparare a sopravvivere perdendo anche il 90% del loro corpo, stabilendo che ogni parte è importante, ma nessuna veramente indispensabile – un branco di mucche può brucare interamente un prato ma questo può rigenerarsi se una piccolissima parte resta viva. Le piante, insomma, sono un organismo collettivo e, nei momenti di crisi, sono paradossalmente più forte degli animali. Questo saggio nasce dalla consapevolezza che l’intelligenza vegetale abbia delle cose da dire, anche all’economia. Alla luce di queste considerazioni, Luigino Bruni si è posto alcune domande rivoluzionarie: quali sono i cambiamenti che le imprese e gli attori economici devono attuare se dal paradigma animale, che è all’origine del capitalismo e della sua insostenibilità, vogliamo passare a un paradigma vegetale? Quali conseguenze per la governance delle imprese? Non avendo cervello né organi centrali, le piante hanno dovuto imparare a ‘pensare’, ‘vedere’, ‘sentire’, ‘comunicare’ valorizzando soprattutto le periferie, apprendendo a vivere in perfetta cooperazione con tutto il bosco. Analogamente, se guardassimo bene nella nostra storia passata e presente ci accorgeremmo che nel capitalismo europeo abbiamo conosciuto, e conosciamo, imprese organizzate secondo il paradigma vegetale: sono le cooperative. E se, quindi, le cooperative fossero anche il futuro, non solo il passato dell’economia?

La natura lo fa meglio (e prima). Le sorprendenti invenzioni tecnologiche che la natura suggerisce all’uomo (Aboca Edizioni)

22/08/2024 14:49

Prima dell’ingegno umano è arrivata la natura, anzi, l’evoluzione. Un libro di pop-science, ricco di aneddoti, bizzarri esperimenti e appassionanti e divertenti curiosità storiche. Studiare la natura è come studiare l’avanguardia della scienza umana e, contemporaneamente, leggere il grande libro del passato del nostro pianeta, in cui infinite generazioni di esseri viventi hanno risolto brillantemente problemi di chimica, fisica e biologia, lasciandone chiare tracce nei loro stessi fossili e nella genetica e nelle relazioni degli esseri che oggi ci circondano. Confrontare la tecnologia umana con quanto presente in natura ci permette di ridimensionare la nostra specie. Da questa prospettiva, la natura cambia aspetto: non è più un delicato insieme di ecosistemi e habitat da accudire apaticamente, ma una riserva inesauribile di brevetti, materiali, idee da salvaguardare per il nostro stesso interesse e benessere. Per il nostro futuro. Il mito della creazione per lungo tempo ha garantito all’uomo una posizione di superiorità rispetto agli altri animali fino a quando l’avvento del concetto di evoluzione ha cominciato a livellare questa gerarchia. Eppure, l’essere umano fa cose che sembrano precluse alle altre specie: produce auto e telefoni, si veste di abiti e si tinge i capelli, ha inventato internet, i vaccini, i sottomarini… Dalla tecnologia alla scienza applicata, l’unicità dell’uomo parrebbe evidente… Con questo libro scopriremo, invece, che molte delle grandiose idee dell’uomo sono apparse sulla Terra molto prima del nostro arrivo. In anticipo sull’ingegno umano, infatti, è arrivata la natura, che attraverso infiniti tentativi ha selezionato nelle piante e negli animali alcune abilità e caratteristiche davvero sorprendenti. Ci sono batteri che generano particelle magnetiche migliori di quelle prodotte in qualsiasi laboratorio: sono stati individuati nel fango di palude e, al microscopio, presentano delle curiose collane di perle, fatte di magnetite, che usano per orientarsi nello spazio e che noi potremmo impiegare come agenti di contrasto nella risonanza magnetica, per la somministrazione mirata di farmaci e per la cura del cancro. Altri batteri, invece, sono in grado di ‘formare’ l’oro: tramite riduzione chimica, riescono a immobilizzare gli ioni dei metalli, che spesso sono tossici, rendendo salubre l’ambiente circostante. E poi ci sono funghi che producono sostanze bio-luminescenti, piante che possiedono ‘sensori’ per il fumo, molluschi capaci di creare colle insuperabili… Con una scrittura brillante e una cultura enciclopedica, Giorgio Volpi ci guida alla scoperta di un mondo naturale sconosciuto, antico e pioneristico al tempo stesso, mostrandoci che in un futuro non lontano potremmo imparare a sfruttare alcune delle scoperte chimiche che la natura ha affinato nei secoli per convertire l’energia solare o per produrre alimenti, farmaci, o nuove materie prime. Abbiamo la responsabilità e il dovere di studiare la natura, non solo per godere della sua bellezza, ma per realizzare un futuro migliore.

Controstoria dell’alpinismo (Laterza)

22/08/2024 15:12

La storia della nascita dell’alpinismo è raccontata secondo uno schema che si ripete uguale da due secoli. All’origine ci sarebbe la grande scoperta razionalista delle Alpi quali laboratorio della natura: una rivoluzione che avrebbe schiuso all’uomo territori inesplorati che le rozze popolazioni alpine popolavano di superstizioni. La passione settecentesca per l’alta montagna avrebbe quindi aperto la strada alla conquista cittadina delle cime e all’invenzione dell’alpinismo. “Controstoria dell’alpinismo” rovescia questo modo di guardare alle Alpi e alla storia della frequentazione delle terre alte. Ricostruendo decine di salite compiute tra Sei e Ottocento da cacciatori, raccoglitori di cristalli, artigiani, garzoni di monasteri, notabili di villaggi e religiosi, il libro documenta come l’alpinismo trovi le sue radici nella cultura e nella società alpina e i suoi ‘inventori’ nelle popolazioni che hanno abitato le nostre Alpi. La storia dell’alpinismo ne risulta riscritta dalle basi e tutti i suoi eventi fondatori assumono così una luce completamente diversa. A partire dall’assalto con scale e pioli al Mont Aiguille nel 1492 o dalla salita di Petrarca al Ventoux che è servita come archetipo alla rimozione dei montanari dalla storia dell’alpinismo.

Capire l’economia (e non solo) (Il Sole 24 Ore)

22/08/2024 15:28

Una matita e l’intelligenza artificiale, la sostenibilità ambientale e le pensioni, gli investimenti e la musica pop: l’economia muove e collega oggetti, problemi, idee e desideri come questi, continuamente modificandone la natura e le connessioni, in un’evoluzione incessante. Il Sole 24 Ore racconta ogni giorno questi cambiamenti, queste notizie prossime a noi o apparentemente lontane: un racconto momento per momento dalle pagine del giornale, dai lanci di agenzia, dalle schermate del sito, dai profili social, dalle voci della radio. Questo libro, con le sue estensioni video e audio, è la porta d’ingresso al nostro racconto.

Fai pace con il cibo (Sperling & Kupfer)

04/09/2024 15:03

Perché abbiamo un rapporto così difficile con il cibo? Come mai non riusciamo a gestire con equilibrio e consapevolezza la nostra alimentazione? La nostra relazione con la nutrizione dipende da diversi fattori, come la sovrainformazione contraddittoria o la continua ricerca di risposte solo nelle diete. L’alimentazione e il cibo che scegliamo sono il risultato di quello che facciamo, di quello che pensiamo e anche dell’ambiente in cui viviamo, quindi di tutte le nostre abitudini. Spesso anche l’equilibrio ormonale influisce sui nostri tentativi di adeguarci a un regime alimentare sano. La fame di dolci, per esempio, non è sempre una debolezza ma la risposta a uno scompenso cui è quasi impossibile sottrarsi. La buona notizia è che grazie alla ricerca scientifica, su cui si basa l’approccio Healthy Habits, è possibile applicare semplici strategie per aggirare e perfino eliminare le cattive abitudini, spesso frutto di trappole in cui cade il nostro cervello. Imparando a conoscere i meccanismi che regolano il corpo, la mente e le emozioni, acquisiremo gli strumenti e la motivazione per arrivare a un cambiamento profondo. Allora non esisteranno più diete ma solo abitudini piacevoli, salutari e appaganti. E il cibo si trasformerà in un prezioso alleato per raggiungere il benessere e la forma fisica che desideriamo.

Geopolitica digitale. La competizione globale per il controllo della Rete (Carocci)

22/08/2024 15:38

Oltre il 95% delle comunicazioni e transazioni globali si muove attraverso un complesso sistema di cavi sottomarini, landing station, data center e hub digitali. La Rete è molto più fisica di quello che immaginiamo: traccia rotte in fibra ottica, occupa spazi strategici, attribuisce valore geopolitico ai luoghi e ridefinisce le priorità di sicurezza internazionale. Il volume mostra come la rappresentazione idealizzata di una Rete universale e senza confini sia stata superata da quella più realistica di un terreno di conquista dove governi e aziende si sfidano per il controllo delle infrastrutture e dove si combattono conflitti ibridi su larga scala. Dopo terra, mare, cielo e spazio, si è affermata una nuova dimensione geopolitica: la sfera digitale. E la competizione tra le grandi potenze per il suo dominio è solo agli inizi.

Contratto a Termine e Somministrazione di Lavoro (Kront)

22/08/2024 15:50

La disciplina dei contratti a termine e della somministrazione di lavoro costituisce sicuramente una delle materie più vive del diritto del lavoro. Le questioni ad esse inerenti sono oggetto di accesi dibattiti e controversie che spesso innescano filoni di contenzioso. La recente riforma del Decreto Lavoro 2023, D.L. n. 48/2023, conv. in L. n. 85/2023, che viene esaminata nel dettaglio anche in relazione alle successive modifiche apportate alla disciplina della somministrazione dal D.L n. 19/2024, convertito in L. n. 56/2024, rappresenta sotto più profili un ritorno all’antico. Di certo, le soluzioni normative da ultimo adottate costituiscono un tentativo di rendere meno ingessata la disciplina degli istituti, senza tuttavia eccedere nella liberalizzazione degli stessi e demandando alla contrattazione collettiva il ruolo centrale di arbitro. Il presente volume intende fornire un pratico strumento per districarsi tra i vari problemi applicativi, anche quelli derivanti dalla poca chiarezza delle disposizioni transitorie. Il testo delle norme è integralmente riportato nei relativi capitoli, evidenziando le modifiche apportate dall’ultima riforma ed è stato esaminato nella sua integralità, anche con riferimento agli aspetti che non sono stati oggetto del recente restyling. Il volume rappresenta quindi un utile commentario organico di tutte le disposizioni del D.Lgs. n. 81/2015 relative agli istituti interessati. Proprio in ragione della sua finalità di affiancare i professionisti e le direzioni del personale nella loro operatività quotidiana, il volume è corredato altresì da numerose schede di sintesi e format.

Ingordigia. Vita, morte truffa del broker dei vip (Mondadori)

22/08/2024 15:58

Il 19 giugno 2022 Massimo Bochicchio – definito dalla stampa “il broker del vip” – si schianta con la sua BMW K75 contro un muro perimetrale dell’aeroporto dell’Urbe. Il corpo è carbonizzato al punto che per accertarne l’identità bisogna ricorrere all’esame genetico. Il giorno dopo, Bochicchio sarebbe dovuto comparire in tribunale per la terza udienza nel processo a suo carico. Le accuse: riciclaggio, abusiva attività finanziaria, truffa. A denunciarlo erano stati trentasette clienti, tra cui l’ex CT della Nazionale di calcio Antonio Conte e altri personaggi di spicco dello sport italiano. Molti di più i raggirati che non si sono rivolti alla giustizia, tra cui un altro ex CT della Nazionale, Marcello Lippi. Come è possibile che così tante persone abbiano consegnato al broker centinaia di milioni di euro? Combinando lo studio maniacale delle vastissime carte processuali a interviste realizzate ad hoc, Gigi Riva ricostruisce con il passo del thriller la parabola incredibile di un uomo capace di vivere per anni nel jet-set tra Roma, Londra, Capalbio, Cortina e i paradisi fiscali del pianeta, erigendo attorno a sé una facciata di rispettabilità sottilissima eppure infrangibile. Colto, fascinoso, sposato con Arianna Iacomelli, seconda a Miss Italia 1990, Massimo Bochicchio è riuscito a raggirare imprenditori, professionisti, ambasciatori, alti funzionari di Stato. E a tradire amici carissimi. Così carismatico che molti dei truffati ancora soffrono verso di lui di una sorta di sindrome di Stoccolma, mentre altri non credono alla sua morte e sono convinti che prima o poi tornerà e restituirà loro quanto dovuto. Ma il racconto delle truffe di Massimo Bochicchio, che si vantava di avere maneggiato un miliardo e ottocento milioni di euro, serve anche a far luce sulle dinamiche mentali delle vittime, e in generale su quell’ossessività all’accumulo tutta contemporanea, un’ingordigia di denaro che è ormai l’ottavo peccato capitale. Servendosi dei più affilati strumenti della narrazione, Gigi Riva racconta un caso clamorosamente sottaciuto della recente storia d’Italia, confermandosi una delle più efficaci voci contemporanee della letteratura del vero.