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Marco

Versails (Eni), ottenuta certificazione Iscc Plus per prodotti sostenibili

Versalis, la società chimica di Eni, ha ottenuto la certificazione ISCC Plus per monomeri, intermedi, polimeri ed elastomeri prodotti con materie prime sostenibili, da bionafta e da riciclo chimico, nei siti di Brindisi, Porto Marghera, Mantova, Ferrara e Ravenna.

Un tassello importante– sottolinea la società in una nota – verso l’obiettivo di offrire al mercato prodotti decarbonizzati e circolari con una nuova gamma ‘bio attributed’ e ‘bio-circular attributed’ realizzata con bionafta, e ‘circular attributed’, nel caso in cui la materia prima sia un ‘recycled oil’, olio da pirolisi ottenuto dal processo di riciclo chimico dei rifiuti di plastica mista.

La disponibilità di bionafta deriva dall’integrazione con Eni, che ha trasformato due raffinerie in bioraffinerie, a Venezia Porto Marghera e a Gela, garantendo l’approvvigionamento di materia prima sostenibile che trae origine da oli vegetali, oli alimentari esausti o altre tipologie di scarti organici.

ISCC Plus è parte dello schema di certificazione ISCC(International Sustainability & Carbon Certification, approvato dall’Unione Europea), ha natura volontaria e permette alle aziende dell’intera filiera di monitorare e poter dimostrare la sostenibilità dei propri prodotti. L’attività di certificazione ISCC Plus, avviata da Versalis nel 2020 – precisa la nota – sarà, nel corso dell’anno, estesa ad altri siti produttivi italiani ed esteri.

Iniziato il trasferimento dal museo della Civiltà Istriana nel Porto Vecchio

Comincerà nei prossimi giorni il trasferimento del museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata al Magazzino 26 nel Porto Vecchio di Trieste. Oggi sono stati consegnati, da parte del Comune, all’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (Irci), dopo i lavori relativi all’impiantistica, 2 mila metri quadrati del secondo piano del magazzino.

Gli spazi sono parte del comprensorio museale in fase di implementazione, che ospiterà anche le masserizie degli esuli istriani, conservate finora nel magazzino 18. Per il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, “si tratta di un importante passo per la costituzione dell’enorme contenitore museale” nel Magazzino 26, “su cui sta operando l’archistar Vasquez Consuegra, di cui il museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata sarà una parte importante”.

Per l’inaugurazione, ha aggiunto il sindaco, “inviteremo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, così da chiudere un trittico che nel corso dell’ultimo decennio ha visto giungere in città i tre presidenti per il concerto in piazza dell’unità d’Italia e Mattarella e il presidente sloveno Pahor per la visita alla foiba di Basovizza e al monumento ai fucilati del Tigr”. L’allestimento avverrà già dai prossimi giorni, dopo gli ultimi lavori alla pavimentazione.

Incos Cosmeceutica, 5 mln da Intesa Sanpaolo per progetti di crescita sostenibile

La crescita sostenibile è al centro del progetto della Incos Cosmeceutica Industriale, azienda del Gruppo Coswell, finanziato da Intesa Sanpaolo con cinque milioni. Al centro degli investimenti – spiega una nota – il raggiungimento e l’implementazione del programma di sostenibilità Ecoswell messo in campo dal gruppo emiliano con la consapevolezza che uno sviluppo sostenibile richiede l’assunzione di impegni da parte delle imprese, chiamate ad investire per innovare il proprio modello di business.

 

Incos Cosmeceutica Industriale è stata fondata nel 2009 come società produttiva del Gruppo Coswell, un gruppo a gestione familiare specializzato nella produzione e commercializzazione di prodotti di largo consumo per la cura e il benessere della persona (tra i principali marchi L’Angelica, Biorepair, Balnx, Prep, Bionsen, Isomar, Lenigola, Fave di Fuca).
L’azienda aveva concluso il 2019 con 44 milioni di fatturato (+7,4% rispetto al 2018) e 1,3 milioni di utili (in calo del 22%).

 

Intesa Sanpaolo riconosce quindi la rilevanza degli investimenti futuribili e sostenibili, che vengono inquadrati nei tre criteri guida, denominati ESG. In questa ottica è stato lanciato uno strumento di finanziamento a medio-lungo termine denominato S-Loan specificatamente disegnato per accompagnare gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e di governance di impresa, valorizzando gli investimenti dedicati grazie anche alla individuazione di indicatori di performance condivisi. S-Loan sostiene le esigenze di medio-lungo termine delle imprese con condizioni dedicate agevolate, grazie alle riduzioni di tasso che saranno riconosciute al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento in ambito ESG.

Uniud partner del progetto GreEnergy per lo sviluppo di nano-antenne

Sviluppare nano-antenne come raccoglitori di energia solare a basso costo per un futuro più verde. È l’obiettivo del progetto quadriennale GreEnergy finanziato dalla Commissione Europea tramite il programma Horizon 2020 e coordinato dalla Chalmers University of Technology (Svezia).

Del team di ricerca fanno parte otto partner di sei paesi, tra cui l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Udine con il gruppo del professor Michele Midrio del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura. Secondo quanto riportato dal Joint Research Centre (JRC) – si legge in una nota congiunta – a oggi l’energia fotovoltaica copre solo il 4% del consumi mondiali, a causa della bassa efficienza dei pannelli fotovoltaici e del loro costo elevato.

Il progetto prevede direalizzare un prototipo di un nuovo sistema di estrazione dell’energia dal sole attraverso nano-antenne ottiche accoppiate a un dispositivo ultraveloce di rettificazione e alla carica di un super-micro condensatore. L’obiettivo è dimostrare un’efficienza del 20-40% per rendere questa tecnologia competitiva.

Questa soluzione potrebbe dare vita – secondo il coordinamento – a nuovi dispositivi elettronici che potrebbero funzionare auto-alimentandosi senza connessione a rete elettrica o alimentatore esterno: potrebbero così nascere dispositivi indossabili, come pure sensori per infrastrutture, veicoli o ambiente.

Con GreEnergy vogliamo dimostrare che è possibile raccogliere e convertire l’energia solare in maniera più efficiente e a minor costo di quello che si fa oggi”, dice il coordinatore del progetto, Per Lundgren della Chalmers University of Technology. “È una sfida enorme, che noi vogliamo vincere affrontando in modo coordinato design, progettazione e fabbricazione di antenne, rettificatore e nano-batterie. Il risultato rappresenterà un cambio epocale del modo in cui potremo sfruttare l’energia del sole”.

Masi Agricola: siglato accordo sul Patent Box

Masi Agricola ha sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Veneto un accordo preventivo per la definizione dei metodi e dei criteri di calcolo del conto economico, in caso di utilizzo diretto dei beni immateriali.

 L’agevolazione consiste in una riduzione del reddito imponibile della società in funzione dell’apporto dei marchi alla creazione del reddito. Comunemente tale agevolazione viene definita come Patent Box.

Siamo soddisfatti per quella che consideriamo un’implicita attestazione del valore dei nostri marchi, sul cui posizionamento premium lavoriamo tutti i giorni con grande determinazione, per confermarci tra le aziende più rappresentative del Made in Italy”, Federico Girotto, amministratore delegato di Masi Agricola.

Ance Reggio Emilia: con il Superbonus aumenti record per le materie prime, fino a +30%

L’indagine dell’Associazione dei Costruttori Edili di Reggio Emilia rivela un rincaro di calcestruzzo, ferro e materiali edili dal 10% al 30% in seguito all’introduzione del ‘Superbonus’. Il problema, esteso a livello nazionale, sta mettendo in crisi molte imprese del settore

 

Ance Reggio Emilia, l’Associazione dei Costruttori Edili aderenti ad Unindustria Reggio Emilia, evidenzia una criticità degli incentivi statali: con l’avvento dei bonus fiscali, il prezzo di calcestruzzo, ferro e materiali edili sono aumentati in modo esponenziale. Il superbonus del 110% e la riconferma degli incentivi statali (Ecobonus, Sismabonus e Bonus ristrutturazioni) sono misure che hanno creato grandi aspettative ed una mole notevole di richieste di interventi nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica e che hanno certamente contribuito a dare una forte scossa a tutto il settore.

“Le nostre imprese di costruzione – afferma il Presidente di Ance Reggio Emilia, Tiziano Pattacini – segnalano aumenti record dei prezzi dei materiali dopo l’approvazione dei provvedimenti governativi relativi ai bonus fiscali. Gli incrementi oscillano da un minimo del 10 per cento ad un massimo del 30 per cento. Nello specifico, ferro e laterizi dopo essere aumentati del 20%, ri-aumenteranno di un altro 10%; i prodotti termoisolanti (cappotto, pareti in cartongesso accoppiate a isolante, ecc.) sono già oltre il 10% e così pure per i materiali legati all’efficientamento energetico come caldaie, pompe di calore e pannelli fotovoltaici. Tutto il materiale da cantiere ha registrato una vera e propria impennata“.

Inoltre, questi aumenti mettono in condizioni problematiche le imprese, costrette in molti casi a rivedere i loro preventivi o, peggio, a dover concludere lavori già iniziati con un aumento dei costi a consuntivo che il committente potrebbe non accettare o riconoscere.

La problematica non è solo locale, ma estesa all’intero territorio nazionale: lo rileva Ance che sta ricevendo dalle proprie associazioni territoriali segnalazioni relative ad un caro prezzi mai registrato prima. Ance a livello nazionale sta predisponendo una segnalazione agli organi istituzionali deputati al controllo, affinché vigilino contro manovre speculative che possono generare problematici squilibri tra il costo iniziale e quello finale della medesima commessa.

Tar Bolzano, proroga illegittima per l’esercizio dei servizi di trasporto

Con la sentenza n. 43/2021, pubblicata il 12 febbraio 2021, il Tar di Bolzano ha stabilito che la Provincia Autonoma di Bolzano ha illegittimamente prorogato agli attuali gestori Sad e a Libus le concessioni per l’esercizio dei servizi di trasporto pubblico locale, stante l’esistenza di soluzioni alternative puntualmente codificate per i casi emergenziali che consentono di aprire il mercato ad altri operatori”.

Lo comunica Sza Studio Legale, con un team composto dal partner del dipartimento di diritto amministrativo Luca Guffanti e dal senior associate Alfonso Polillo, unitamente allo Studio associato Brugger & Partner, in persona del partner Jakob Baldur Brugger, che “ha ottenuto dal Tar di Bolzano un’importante pronuncia sull’illegittimità delle proroghe disposte dalla Provincia Autonoma di Bolzano in favore dei gestori uscenti dei servizi di trasporto pubblico di linea extraurbano Sad e Libus”.

Si tratta di una pronuncia molto importante perchè, auspicabilmente, darà il via libera a quel processo di liberalizzazione e di concorrenza in un settore, come quello del trasporto pubblico extraurbano, che nella Provincia Autonoma di Bolzano vede gli attuali concessionari godere di una posizione di assoluto monopolio che dura dagli anni ’60 e ’70”, conclude la nota.

Trento, la Uil contro i tagli alle borse di studio. “Sistema universitario a rischio”

Uil Trentino contro i tagli alle borse di studio accademiche, Alotti: “A rischio sistema universitario” “Se si accompagna l’equazione “Meno figli, meno giovani, meno studenti, meno università” in una spirale di ulteriori “minus”, come “meno soldi” e “meno coraggio”, si capisce perchè anche il Trentino, stando agli organizzatori del Salone dello studente, si piazza molto male in termini di percentuale di studenti che proseguono gli studi dopo il diploma”.

Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Uil del Trentino Walter Alotti, citando i dati riportati dalla piattaforma “online”dedicata all’orientamento postdiploma, secondo cui solo il 34,2% degli studenti trentini frequenta l’università, contro il 46,1% del Friuli Venezia Giulia e il 45,6% del Veneto.

Alotti, chiede inoltre trasparenza sui dati di adesione al piano sostenendo che: “I tagli degli ultimi anni alle borse di studio rischiano di compromettere ulteriormente il tanto apprezzato sistema universitario trentino. A meno che non si trasformino nel lungimirante strumento del Piano di accumulo, che però sembra soffrire di seri problemi di adesione, o almeno di trasparenza, visto che non ci pervengono ancora dati rassicuranti sulla sua funzionalità dopo i primi scoraggianti segnali”.

Trento, diminuisce la forza lavoro. Ma la disoccupazione aumenta all’8,6%

Le persone occupate o in cerca di una prima occupazione a Trento risultano costituire il 56% della popolazione con più di 15 anni. Il tasso di disoccupazione è aumentato del 5,9% rispetto al 2011 ed è aumentato del 7,5% rispetto alla media provinciale, ma risulta essere inferiore del 13,1% alla media nazionale. Il tasso di disoccupazione maschile è inferiore a quello femminile dell’1,1%

 

Le persone occupate o in cerca di prima occupazione a Trento costituiscono il 56,6% della popolazione con più di 15 anni, per un numero complessivo di 104.274 residenti. Il dato risulta in calo rispetto a quello registrato nel 2011, mentre cresce del 2,7% il tasso disoccupazione.

La stima emerge dai primi dati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 2018-21 del Comune di Trento. Del campione totale, il 51,8% è formato da persone occupate, mentre il 4,9% sono persone in cerca di occupazione. La percentuale rimanente è formata da pensionati (22,6%), studenti (8,8%) e persone casalinghe (6,6%).

Il tasso di occupazione è minore per le donne (46,2%) rispetto agli uomini (57,9%), e risulta in calo rispetto al censimento del 2011, anno in cui era pari a 52,4%. Si riduce tuttavia il divario tra uomini (che nel 2011 era del 59,9%) e donne (dieci anni fa al 45,8%).

 Il tasso di disoccupazione è pari all’8,6%, per un totale di 59.070 individui, più alto di quello rilevato nel 2011 (pari al 5,9%) e della media provinciale (7,5%), ma inferiore a quello nazionale, al 13,1%. Anche in questo caso, permane la differenza tra generi, in quanto il livello disoccupazione degli uomini è minore rispetto a quello delle donne di 1,1 punto percentuale.

BolognaFiere dal Pet al Bio: nel 2021 ‘Quattrozampeinfiera’ e ‘Sana’

Events Factory Italy, di BolognaFiere, inserisce nel suo calendario 2021 ‘Quattrozampeinfiera’, fiera sul settore Pet con oltre 95 mila visitatori annui e 200 aziende di prodotti e servizi. Si terrà, invece, dal 9 al 12 settembre la 33/a edizione di Sana, evento sul settore Bio, che in Italia ha superato un valore delle vendite di 4,3 miliardi nel 2020

 

Events Factory Italy, società 100% di BolognaFiere, inserisce nel suo calendario 2021 lo storico format ‘Quattrozampeinfiera’, rivisitato e progettato in una nuova chiave espositiva 100% in versione outdoor.

Il lancio della manifestazione è atteso per il primo semestre dell’anno e prevede un format itinerante che toccherà quattro città italiane per otto giornate totali di informazione, formazione e divertimento, sensibilizzazione e shopping in compagnia di cani e gatti, in una versione outdoor, per la sicurezza di espositori e visitatori.

 

Il format è già stato testato con successo lo scorso settembre e ottobre rispettivamente nelle città di Napoli e Milano. Nel secondo semestre, in base all’andamento epidemiologico dei contagi, le ultime due tappe – Milano e Vicenza – saranno proposte, molto probabilmente, in versione indoor, al vasto pubblico, sempre nel rispetto delle norme. Tra le attività programmate numerose aree educative, di prevenzione e di interazione sportiva, coordinate da esperti del settore per rendere più consapevoli i possessori di cani e gatti. Le città che ospiteranno la manifestazione itinerante saranno Bologna, Roma, Torino, Napoli, Milano e Vicenza.

 

“Quattrozampeinfiera nasce nel 2012 come manifestazione esclusivamente dedicata agli amanti di cani e gatti – ha detto Lorenzo Croci, Exhibition Manager della manifestazione – Da quella prima edizione, l’iniziativa è cresciuta sino a divenire la più importante fiera dedicata al b2c del settore, con oltre 95 mila visitatori annui e 200 aziende di prodotti e servizi“.
Il settore è in forte crescita, solo nell’ultimo anno il Pet ha registrato in Italia oltre 60 milioni di animali d’affezione, con un giro di affari nel 2019 di oltre due miliardi.

 

Si terrà, invece, dal 9 al 12 settembre al quartiere fieristico di Bologna la 33/a edizione di Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale organizzato da BolognaFiere in collaborazione con FederBio/Assobio e con il supporto di Ita, Italian Trade Agency per le azioni di internazionalizzazione. L’edizione post pandemia dell’evento nazionale, fra i maggiori in Europa per il settore del biologico e del naturale, dà appuntamento, in presenza, con nuove iniziative che riguardano l’intera filiera.

 

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Sana del 2020, il mercato del biologico in Italia ha superato un valore delle vendite di 4,3 miliardi, +142% del 2020 rispetto al 2010 (anno terminato ad agosto). Parallelamente il valore dell’export Bio si e’ attestato a 2,6 miliardi con una crescita del 149% del 2020 sul 2010 e del +3,5% rispetto al 2019.

 

In chiave di sostenibilità economica, ambientale e sociale – spiega BolognaFiere – nell’ultimo anno il ruolo del biologico si è manifestato con ancora maggior forza, dimostrando solidità e ampie possibilità di crescita, determinate da un mercato estremamente ricettivo verso i prodotti bio e da una sempre più marcata attenzione internazionale verso il bio made in Italy.

 

BolognaFiere aveva concluso il 2019 con un fatturato di 63 milioni (in calo del 4% rispetto al 2018) e utili per quasi 7 milioni (+23%).